sabato 25 agosto 2012

Samarcanda


“Samarcanda è una città nobile con bellissimi giardini, ed è piena di tutti i frutti che l'uomo può desiderare. Gli abitanti, parte son Cristiani, e parte Saraceni, e sono sottoposti al dominio d'un nipote del Gran Can."
 Marco Polo "Il Milione"

Siamo finalmente a Samarcanda, la più nota delle città dell’Uzbekistan. Arrivando lo sguardo si posa sulle cupole, sui minareti e sui monumenti fatti costruire da Tamerlano intorno al 1370, quando fece di Samarcanda la capitale del suo grande impero.
Peccato che il governo odierno abbia deciso di ammodernare la città, creando una separazione netta tra i monumenti e i nuovi palazzi. Infatti, a differenza di Bukhara e Khiva, Samarcanda non ha un centro storico e questo, per alcuni aspetti, è deludente. Ma la bellezza delle moschee, delle  medressa e dei mausolei sparsi in giro per la città compensa tale carenza.

Trovandosi a 700 metri di altezza la temperatura è decisamente più bassa (noi stiamo cenando all’aperto con la felpa e abbiamo freddo) forse anche per questo, nel passato, come oggi, chi arrivava dal deserto preferiva fermarsi qui, rispetto ai 45 gradi di Bukhara.

Abbiamo girato la città visitando dei siti patrimonio dell’Unesco come il mausoleo di Tamerlano e il complesso di medressa del Registan. Tutti hanno delle porte molto basse (dovevano essere proprio piccoli allora) e Paola ha inventato un nuovo sport: prenderle tutte di testa!

Il profeta Daniele cresce…da morto!
Tra le varie stranezze spicca la tomba del profeta Daniele( V sec. a.C.), le cui spoglie sono state portate qui da Tamerlano dall’Iran, in segno di buon auspicio. Il suo sarcofago è lungo ben 18 metri: la leggenda narra che il corpo del profeta cresce poco più di un centimetro all’anno e quindi il sarcofago deve essere continuamente allungato.

A Samarcanda si pagano profumatamente tutti gli ingressi ai siti, e sono tanti. Ovviamente i turisti pagano molto più dei locali. Ad un certo punto ci siamo rifiutati di entrare in un mausoleo perché il biglietto ci sembrava esagerato, allora mi offrono di pagarne solo uno per due persone. La tecnica ha funzionato anche per tutti quelli successivi… avendolo saputo prima!

Non siamo riusciti a prelevare dollari neanche a Samarcanda, la banca è chiusa fino a lunedì. Il bancomat è manuale: dai la carta di credito allo sportello, loro inseriscono il codice nel computer e ti danno i soldi. Mai vista una cosa del genere.

Il complesso di medressa del Registan

Il luogo più suggestivo di Samarcanda,
il viale dei mausolei di Shah-i-Zinda

                                              La tomba del profeta Daniele lunga 18 metri.... 
                                                       e il corpo cresce di un cm all'anno!

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